Con una corretta pianificazione e rispettando i requisiti previsti, è possibile ridurre il costo dell’acquisto e dell’installazione di un climatizzatore, contribuendo al risparmio energetico e al miglioramento dell’efficienza degli edifici.
Agevolazioni fiscali per chi sceglie un nuovo impianto
Anche per il 2025, chi acquista un climatizzatore può usufruire di specifiche detrazioni fiscali, purché rispetti le condizioni previste dalla normativa. Tra le opzioni disponibili ci sono le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia, l’ecobonus e il bonus mobili. Tuttavia, le aliquote variano a seconda che l’installazione riguardi l’abitazione principale o una seconda casa. Cambiamenti anche per il Superbonus, che ha subito nuove modifiche. Inoltre, chi installa una pompa di calore ad alte prestazioni in sostituzione di un impianto preesistente può accedere agli incentivi del Conto Termico.
Quali impianti possono beneficiare delle agevolazioni?
Non tutti i climatizzatori rientrano tra quelli che possono godere delle detrazioni. Gli impianti destinati esclusivamente alla climatizzazione estiva non sono considerati interventi di efficientamento energetico e non danno diritto agli incentivi. Tuttavia, i climatizzatori a pompa di calore, in grado di riscaldare gli ambienti in inverno e raffrescarli in estate, sono ammissibili, poiché sfruttano fonti rinnovabili di energia. Le pompe di calore reversibili, quindi, possono rientrare tra le spese agevolabili, sia con l’ecobonus sia con il bonus ristrutturazione.
Come ottenere le detrazioni fiscali
Le agevolazioni si ottengono dichiarando le spese nella denuncia dei redditi. Il costo sostenuto viene detratto dall’Irpef in dieci rate annuali di pari importo. Ecco le principali detrazioni disponibili:
L’Ecobonus prevede una detrazione per la sostituzione di un impianto di riscaldamento con uno a pompa di calore ad alta efficienza. Per il 2025, la detrazione è del 50% per la prima casa e del 36% per le altre abitazioni. Dal 2026 scenderà rispettivamente al 36% e al 30%.
Il Bonus ristrutturazione consente a chi installa una pompa di calore per la climatizzazione invernale di beneficiare della detrazione del 50% fino al 31 dicembre 2025, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Nel 2026 e 2027 l’aliquota scenderà al 36% e, dal 2028, al 30%.
Il Bonus mobili permette di ottenere la detrazione del 50% per l’acquisto di elettrodomestici, compresi i condizionatori, se collegati a una ristrutturazione edilizia. Il tetto massimo di spesa per il 2025 è di 5.000 euro.
Il Superbonus consente di ottenere una detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2025, ma solo per lavori già avviati entro il 15 ottobre 2024 e rispettando precise condizioni.
Il Conto Termico è un incentivo riservato a chi sostituisce un impianto di riscaldamento con uno a pompa di calore ad alta efficienza. L’importo varia in base alle caratteristiche tecniche del dispositivo e alla zona climatica.
Pagamenti e documentazione necessaria
Per accedere alle agevolazioni, è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale parlante, specificando la causale, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA dell’azienda che esegue l’intervento. Inoltre, bisogna trasmettere all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, la documentazione tecnica dell’impianto e l’asseverazione di un tecnico abilitato. Dal 2023 non è più possibile usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura, salvo alcune eccezioni per lavori già avviati o interventi in aree sismiche.
