L’Ecobonus si rinnova nel 2025, introducendo una fase di transizione con aliquote di detrazione riviste e una maggiore attenzione agli interventi sull’abitazione principale. Questa misura, finalizzata alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, mira a stimolare interventi che riducano i consumi energetici e promuovano l’utilizzo di fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale europei. L’agevolazione, che si traduce in una detrazione dalle imposte sui redditi (Irpef o Ires), rappresenta un’opportunità per cittadini e imprese di investire nell’efficienza energetica, beneficiando di un ritorno fiscale spalmato nel tempo. Ma quali sono le novità specifiche introdotte per il prossimo triennio e come cambiano le percentuali di detrazione?
Proroga e revisione delle aliquote
La Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024) ha confermato la proroga dell’Ecobonus fino al 2027, seppur con una rimodulazione delle aliquote di detrazione. Questa proroga, che si basa sulle disposizioni della legge 296/2006 (commi 344-34), segue un approccio simile al bonus ristrutturazioni, mantenendo invariate le tipologie di interventi ammissibili ma introducendo una differenziazione in termini di percentuali detraibili e ponendo un’enfasi particolare sugli interventi realizzati sull’abitazione principale.
L’articolo 14 del DL 63/2013, modificato dal comma 55 della Legge di Bilancio 2025, stabilisce le seguenti aliquote di detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica validi per tutti i beneficiari, ad eccezione di quelli che intervengono sull’abitazione principale:
- 36% per il 2025: Questa rappresenta la percentuale di detrazione “standard” applicabile alla maggior parte degli interventi di riqualificazione energetica.
- 30% per il 2026 e 2027: A partire dal 2026, si osserva una progressiva riduzione dell’aliquota, che si attesta al 30% per entrambi gli anni.
Maggiore attenzione all’abitazione principale
Una delle novità più rilevanti dell’Ecobonus 2025 riguarda il trattamento degli interventi realizzati sull’abitazione principale. La Legge di Bilancio ha previsto un regime di favore per i contribuenti che sostengono spese per interventi di riqualificazione energetica sulla propria abitazione principale, intendendo con ciò l’immobile nel quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente.
Nello specifico, per le spese sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento sull’abitazione principale, le aliquote di detrazione sono incrementate rispetto a quelle previste per gli altri interventi:
- 50% per il 2025: Per il solo anno 2025, chi effettua lavori di riqualificazione energetica sulla propria abitazione principale potrà beneficiare di una detrazione pari alla metà della spesa sostenuta, entro i limiti di spesa previsti per ciascuna tipologia di intervento.
- 36% per il 2026 e 2027: Anche per l’abitazione principale, a partire dal 2026 si registra una diminuzione dell’aliquota, che si allinea al 36%, lo stesso livello previsto per gli interventi “ordinari” nel 2025.
Questa differenziazione mira a incentivare in modo più marcato gli interventi che i cittadini realizzano nelle proprie abitazioni, con un beneficio fiscale più immediato e consistente nel corso del 2025. Tale scelta politica sottolinea l’importanza di rendere più efficienti dal punto di vista energetico le residenze private, contribuendo in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a livello nazionale. È fondamentale, per chi intende avvalersi di queste agevolazioni, pianificare attentamente i propri interventi, tenendo conto delle scadenze e delle diverse aliquote applicabili nei prossimi anni.