Lo sconto in fattura è un’opzione vantaggiosa per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria casa senza affrontare un investimento iniziale elevato. Seguendo attentamente le procedure previste e affidandosi a professionisti qualificati, è possibile ottenere un risparmio significativo sui costi di sostituzione degli infissi, beneficiando al tempo stesso degli incentivi statali previsti per la riqualificazione energetica.
La sostituzione degli infissi è uno degli interventi più efficaci per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Grazie agli incentivi statali come l’Ecobonus, è possibile ottenere importanti agevolazioni fiscali, tra cui lo sconto in fattura. Ma come funziona questa opzione e quali sono i passaggi da seguire per beneficiarne?
Cos’è lo sconto in fattura e come funziona
Lo sconto in fattura è un’agevolazione introdotta con il Decreto Rilancio nel 2020, che permette di ricevere uno sconto immediato sul prezzo degli interventi di riqualificazione energetica, come la sostituzione degli infissi. In pratica, al momento del pagamento dei lavori, il cliente non paga l’intero importo ma può ottenere una riduzione fino al 50% della spesa, coperta dall’impresa che esegue l’intervento.
L’impresa, a sua volta, recupera la somma scontata come credito d’imposta, che può essere utilizzato per compensare debiti fiscali oppure ceduto a terzi, come banche o altri intermediari finanziari. Questo sistema rende più accessibili gli interventi di miglioramento energetico, eliminando il vincolo di dover anticipare l’intero costo dei lavori e attendere poi il rimborso fiscale in più anni.
Come richiedere lo sconto in fattura
Per ottenere lo sconto in fattura, il primo passo è verificare che la sostituzione degli infissi rientri tra gli interventi agevolabili. L’infisso deve garantire un miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione, e il prodotto scelto deve rispettare i requisiti tecnici stabiliti dall’Ecobonus, come i valori di trasmittanza termica previsti per la zona climatica in cui si trova l’edificio.
Una volta verificati i requisiti tecnici, è necessario trovare un’azienda o un professionista che sia disponibile a offrire lo sconto in fattura. Non tutte le imprese scelgono di adottare questa modalità, quindi è importante verificare in anticipo. L’impresa o il professionista incaricato si occuperà poi di gestire la pratica, compresa la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, che deve avvenire entro il 16 marzo dell’anno successivo alla conclusione dei lavori.
Documentazione necessaria e tempistiche
Per poter accedere allo sconto in fattura, è necessario presentare una serie di documenti, tra cui l’asseverazione di un tecnico abilitato che certifichi l’efficienza energetica degli infissi installati e il miglioramento delle prestazioni termiche. Inoltre, bisogna comunicare i dati relativi all’intervento all’ENEA (Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica), entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Le tempistiche per ottenere lo sconto dipendono dall’accordo con l’impresa: in molti casi, lo sconto viene applicato direttamente sul preventivo o sul saldo finale dei lavori, rendendo l’operazione semplice e immediata. Dopo la comunicazione all’Agenzia delle Entrate, l’impresa potrà recuperare il credito d’imposta in 5 anni o cederlo a terzi.