L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale pensata per incentivare l’efficientamento energetico degli edifici, ma dal 2025 potrebbe subire delle modifiche significative. Al momento, permette di ottenere detrazioni fino all’85% per determinati lavori, ma nel 2025 la percentuale di detrazione potrebbe ridursi al 36%, a meno di proroghe. Per questo, il 2024 rappresenta un’opportunità da sfruttare per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione.
Cos’è l’Ecobonus?
L’Ecobonus è stato introdotto nella Legge di Bilancio del 2007 e regolamentato successivamente dal Decreto Legge 63/2013. Attualmente, offre detrazioni fiscali IRPEF o IRES variabili tra il 50% e l’85% delle spese sostenute, a seconda del tipo di intervento e del tipo di edificio. La percentuale varia a seconda dell’intervento: il 50% per la sostituzione di infissi, schermature solari e caldaie a biomassa o condensazione, e il 65% per lavori di riqualificazione più avanzati come pompe di calore, isolamento termico e sistemi di Building Automation. Gli interventi nei condomini, che coinvolgono l’isolamento e la riduzione del rischio sismico, possono godere di detrazioni fino all’85%.
Interventi da pianificare entro il 2024
Poiché è previsto che l’Ecobonus subisca cambiamenti nel 2025, con possibili limitazioni per seconde case e una riduzione delle detrazioni, chi ha in programma di eseguire lavori di efficientamento dovrebbe considerarli entro la fine del 2024. Ecco tre interventi da prendere in considerazione:
1. Sostituzione infissi e installazione di schermatureLa sostituzione degli infissi e l’installazione di sistemi di ombreggiatura sono attualmente incentivati con una detrazione del 50%. Questi lavori migliorano l’isolamento termico e riducono la dispersione di calore, abbassando i consumi energetici. Gli infissi moderni, spesso dotati di doppi o tripli vetri, possono contribuire a un maggiore comfort abitativo. L’ombreggiatura, invece, aiuta a prevenire il surriscaldamento estivo e a ridurre l’uso dei sistemi di raffreddamento.
2. Sostituzione della caldaia
Sostituire una caldaia vecchia con una nuova a condensazione di classe A+ o con una pompa di calore consente di ottenere una detrazione del 65%. Questi sistemi garantiscono un maggiore risparmio energetico e un abbattimento delle spese di riscaldamento. La detrazione massima per questo intervento è di 30.000 euro, ma si può combinare con l’installazione di collettori solari, che consentono di produrre acqua calda sanitaria sfruttando energie rinnovabili.
3. Domotica e sistemi di monitoraggio energetico
L’installazione di sistemi di domotica permette di gestire in modo intelligente la climatizzazione e i consumi energetici della casa. Questi dispositivi, incentivati con una detrazione del 65%, consentono di monitorare i consumi, regolare la temperatura e programmare accensioni e spegnimenti anche da remoto. Il risparmio energetico è immediato, rendendo più sostenibile ed efficiente l’abitazione.
