Per Il Sole 24 Ore quasi un terzo degli immobili italiani è in classe energetica G, evidenziando la necessità di una rapida riqualificazione per rispettare le direttive europee.
La transizione verso edifici più efficienti dal punto di vista energetico rappresenta una sfida cruciale per l’Italia nei prossimi anni. È fondamentale adottare misure concrete e tempestive per riqualificare il patrimonio immobiliare, assicurando così il benessere delle future generazioni e contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici.
La recente direttiva europea sulle “case green” impone che, entro il 1° gennaio 2030, tutti gli edifici residenziali raggiungano almeno la classe energetica E, e la classe D entro il 2033. Questi obiettivi mirano a migliorare la sostenibilità del settore immobiliare, promuovere il risparmio energetico e ridurre l’impatto ambientale degli edifici. Tuttavia, i dati attuali mostrano che il percorso verso questi standard è ancora lungo.
Situazione attuale delle classi energetiche in Italia
Secondo un’analisi del Sole 24 Ore della fine 2023 (Case green, il 75% degli immobili italiani lontano dalle classi energetiche Ue), basata sulle valutazioni immobiliari effettuate, emerge che:
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Classe G: 29% degli immobili
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Classe F: 15%
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Classe E: 12%
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Classe D: 11%
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Classi A, A+, B e C: circa un terzo del totale
Questi dati indicano che una significativa porzione del patrimonio immobiliare italiano necessita di interventi di riqualificazione energetica per allinearsi alle future normative europee.
Analisi delle principali città italiane
La situazione varia nelle diverse città italiane:
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Milano: Il 25% degli immobili è in classe G, il 19% in classe F, il 16% in classe E e il 14% in classe D. La città si distingue per una maggiore presenza di nuove costruzioni e progetti di riqualificazione, grazie all’interesse di investitori sia italiani che stranieri.
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Roma: Il 30% degli immobili rientra in classe G, il 17% in classe F, il 12% in classe E e il 10% in classe D. La capitale presenta un patrimonio immobiliare vasto e variegato, con numerosi edifici storici che necessitano di interventi specifici per migliorare l’efficienza energetica.
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Torino: Il 32% degli immobili è in classe G, il 16% in classe F, il 12% in classe E e il 9% in classe D. La città mostra una situazione simile alla media nazionale, con una consistente percentuale di edifici da riqualificare.
Accelerare la riqualificazione energetica
I dati evidenziano l’urgenza di accelerare i processi di riqualificazione energetica degli edifici in Italia. Le istituzioni, insieme agli operatori del settore immobiliare, sono chiamate a promuovere interventi efficaci per migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente. Questo non solo per rispettare le direttive europee, ma anche per garantire un futuro più sostenibile e ridurre i costi energetici per i cittadini.