Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica lancia un piano da 5,7 miliardi di euro per sostenere l’autoconsumo e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Tra le opportunità, contributi al 40% per impianti fotovoltaici nei piccoli comuni italiani, finanziati attraverso i fondi del PNRR.
Fondi per la transizione energetica nei comuni sotto i 5.000 abitanti
Con il Decreto CACER, pubblicato il 24 gennaio 2024, parte il programma di contributi dedicato ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, volto a favorire lo sviluppo di CER. Gli incentivi coprono fino al 40% dei costi per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, con un focus particolare sui pannelli fotovoltaici. Complessivamente, il governo destina 2,2 miliardi di euro a questa iniziativa.
Per accedere al contributo, i richiedenti devono essere parte di una CER già costituita e residenti nel comune interessato. Gli impianti fotovoltaici devono avere una potenza fino a 1 MW e utilizzare componenti nuovi. Sono ammessi anche interventi di potenziamento, purché si aggiungano moduli fotovoltaici senza sostituire quelli esistenti.
Come ottenere il contributo: requisiti e tempistiche
Le domande possono essere presentate fino al 31 marzo 2025 tramite il portale del GSE, accompagnate da un progetto dettagliato. Tra le spese coperte figurano:
– Installazione di impianti a fonti rinnovabili;
– Sistemi di accumulo;
– Collegamenti alla rete elettrica nazionale;
– Macchinari e software necessari.
Gli incentivi prevedono limiti massimi variabili in base alla potenza dell’impianto:
– 1.500 €/kW per impianti fino a 20 kW;
– 1.200 €/kW per impianti tra 21 e 200 kW;
– 1.100 €/kW per impianti tra 201 e 600 kW;
– 1.050 €/kW per impianti fino a 1.000 kW.
Oltre ai requisiti tecnici, è obbligatorio rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm) per garantire che gli interventi non abbiano impatti negativi sull’ambiente. L’obiettivo è incentivare la diffusione di energie rinnovabili e promuovere un modello di autoconsumo energetico sostenibile nei territori meno popolati.
I fondi rappresentano una grande opportunità per i piccoli comuni, consentendo di coniugare la sostenibilità ambientale con il risparmio economico a lungo termine.