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In classe energetica A solo il 16% degli edifici italiani

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Solo il 16% degli edifici italiani è in classe energetica A, mentre quasi la metà è nelle categorie meno efficienti, F e G. Il sistema SIAPE, attivo dal 2015, traccia le prestazioni energetiche di oltre 6 milioni di edifici. Nonostante alcuni miglioramenti, soprattutto grazie ai bonus edilizi, la situazione rimane preoccupante. Le regioni con i risultati migliori includono Valle d’Aosta e Lombardia, mentre Lazio e Toscana registrano una quota elevata di edifici inefficienti.

Il panorama della certificazione energetica in Italia

Negli ultimi nove anni, il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE), sviluppato da ENEA, ha raccolto circa 6,6 milioni di certificati APE. Considerando che l’Italia conta circa 14 milioni di edifici, di cui 12 milioni residenziali, è evidente che solo metà del patrimonio edilizio è stato certificato.

Efficienza energetica: una sfida aperta

L’analisi recente, in attesa del 5° Rapporto sulla Certificazione Energetica, rivela che quasi il 45% degli edifici certificati rientra nelle classi energetiche peggiori, F e G. Solo il 16% degli immobili raggiunge la classe A, che rappresenta la fascia con le prestazioni migliori.

Rispetto al 2022, c’è stato un lieve progresso: le certificazioni APE in classe A sono cresciute del 4%, mentre quelle nelle classi F e G sono diminuite del 6%. Tuttavia, la situazione energetica generale resta critica, con ampi margini di miglioramento.

Impatto dei Bonus Edilizi

Le misure di incentivazione come il Superbonus hanno avuto un impatto positivo, rendendo più efficiente circa il 5,8% del patrimonio edilizio italiano. Grazie agli interventi di isolamento termico, si stima un risparmio annuo di 1,1 miliardi di metri cubi di gas. Al 2024, più di 499.000 edifici sono stati ristrutturati, ma gli obiettivi della direttiva europea “Case Green” chiedono ulteriori interventi per ridurre i consumi entro il 2030.

Differenze regionali

A livello regionale, Lazio e Toscana mostrano le performance peggiori, con oltre il 60% degli edifici nelle classi F e G. Al contrario, Valle d’Aosta, Trentino e Lombardia emergono come esempi virtuosi, con una quota significativa di edifici in classe A.

Nonostante gli incentivi e i leggeri miglioramenti, l’Italia deve ancora affrontare importanti sfide per migliorare l’efficienza energetica del suo patrimonio edilizio. Accelerare la transizione verso edifici a basso consumo è essenziale per raggiungere gli obiettivi europei.

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