Il panorama delle detrazioni nel 2025: cosa è cambiato?
Il 2025 segna un punto di svolta per gli incentivi legati alla riqualificazione edilizia. Dopo anni di bonus generosi, come il Superbonus al 110%, il panorama è cambiato drasticamente. La detrazione standard è tornata al 36%, rendendo più difficile pianificare interventi significativi a costo zero. Tuttavia, non mancano opportunità interessanti per condomini e proprietari, in particolare per chi deve affrontare lavori su tetti e facciate.
La necessità di interventi edilizi non è rinviabile: oltre a preservare il valore dell’immobile, è fondamentale rispettare le normative europee in materia di efficienza energetica e sicurezza sismica. Inoltre, lavori come il rifacimento della facciata spesso richiedono, per legge, l’installazione di sistemi di isolamento termico.
Le principali agevolazioni fiscali disponibili
Per chi vive in condominio o è proprietario di più unità immobiliari, ci sono ancora diverse strade percorribili per risparmiare sui costi dei lavori edilizi. Vediamo le principali:
- Superbonus al 65% per CILA-S presentate entro il 15 ottobre 2024
Chi ha inoltrato la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata Semplificata (CILA-S) entro questa data può accedere alla detrazione del 65% per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico. Questa è attualmente l’opzione più vantaggiosa per chi deve eseguire lavori edilizi nel 2025. - Bonus Barriere Architettoniche al 75%
Fino alla fine del 2025, è possibile ottenere una detrazione del 75% per interventi che migliorano l’accessibilità degli edifici, come l’installazione di ascensori o rampe. Questa misura è particolarmente utile nei condomini con residenti anziani o persone con disabilità motorie. - Ecobonus e Sismabonus combinati con comunità energetiche
L’adesione a una comunità energetica rinnovabile, unitamente all’installazione di pannelli fotovoltaici, può rendere economicamente sostenibile la riqualificazione. Grazie alla tariffa incentivante, l’investimento può essere recuperato in pochi anni.
Superbonus al 65%: un’opportunità ancora vantaggiosa
Per chi ha rispettato la scadenza della CILA-S, il Superbonus al 65% rappresenta un’occasione importante per riqualificare il proprio immobile. Gli interventi possono riguardare sia la riduzione del rischio sismico che il miglioramento dell’efficienza energetica. Inoltre, per chi ha già iniziato i lavori e ricevuto fatture entro il 30 marzo 2024, è ancora possibile usufruire dello sconto in fattura, riducendo ulteriormente i costi iniziali.
Un’opzione interessante consiste nell’integrare i lavori con l’installazione di pannelli solari e l’adesione a una comunità energetica. Questa combinazione non solo migliora le prestazioni dell’edificio, ma consente anche di ottenere un ritorno economico nel lungo periodo.
Bonus Barriere Architettoniche: migliorare l’accessibilità del condominio
Il Bonus Barriere Architettoniche, disponibile fino al 31 dicembre 2025, offre un’aliquota del 75% per interventi che migliorano l’accessibilità degli edifici. Le opere possono includere la realizzazione di rampe per superare dislivelli minori o l’installazione di ascensori per agevolare l’accesso ai piani superiori.
Questo bonus è particolarmente utile nei condomini con anziani o persone con mobilità ridotta, garantendo una maggiore inclusività e migliorando al contempo il valore dell’immobile. Inoltre, è possibile combinare questa agevolazione con altri incentivi, come l’Ecobonus, per massimizzare i risparmi.
Isolamento termico e pannelli fotovoltaici: quando conviene?
Per chi desidera effettuare esclusivamente interventi di isolamento termico o migliorare la sicurezza sismica, le detrazioni disponibili sono meno allettanti. La percentuale di recupero varia dal 50% per le abitazioni principali al 36% per le altre. Tuttavia, unendo questi lavori all’installazione di pannelli fotovoltaici e all’adesione a una comunità energetica, è possibile recuperare fino all’80-90% dell’investimento.
Questa soluzione consente di rivalutare l’immobile, ridurre le bollette energetiche e contribuire alla produzione di energia rinnovabile. Grazie alla tariffa incentivante delle comunità energetiche, il costo iniziale può essere ammortizzato in pochi anni.