Ultimi mesi per gli incentivi attuali
Fino al 31 dicembre 2024, chi desidera sostituire la vecchia caldaia può ancora contare su diverse agevolazioni fiscali: dalle detrazioni per le ristrutturazioni all’ecobonus, passando per il Superbonus e il Conto Termico. Ogni incentivo ha regole e vantaggi specifici, ma il futuro di queste misure è incerto con l’arrivo del nuovo anno.
Il futuro incerto delle caldaie a gas
La direttiva europea “Case Green”, in vigore dal 1° gennaio 2025, impone agli Stati membri un cambio di passo verso l’efficienza energetica degli edifici. Questo non significa un divieto immediato delle caldaie a gas a condensazione, che resteranno disponibili fino al 2040, ma potrebbe comportare una rimodulazione degli incentivi. Si profila uno stop ai bonus per le caldaie tradizionali, con un possibile orientamento verso incentivi mirati ai sistemi ibridi.
Sistemi ibridi, la soluzione del futuro?
Un sistema ibrido combina una caldaia a condensazione e una pompa di calore, ottimizzando i consumi energetici e riducendo l’impatto ambientale. Questa tecnologia, che sfrutta sia fonti fossili che energia elettrica, potrebbe diventare la principale destinataria degli incentivi statali nel prossimo futuro.
Bonus caldaie 2024: le opzioni attuali
Chi vuole approfittare degli incentivi ancora in vigore ha diverse strade:
Bonus ristrutturazioni al 50% : per la sostituzione con caldaie a condensazione di classe A, senza sistemi di termoregolazione evoluti. Detrazione massima di 96.000 euro in dieci anni, da indicare nella dichiarazione dei redditi.
Ecobonus al 65% per caldaie a condensazione di classe A con sistemi di termoregolazione evoluti. Detrazione massima di 30.000 euro, con invio della documentazione all’ENEA.
Pagamento : per accedere alle agevolazioni, è necessario pagare con bonifico “parlante”, inserendo causale, codice fiscale del beneficiario, partita IVA o codice fiscale dell’impresa, dati della fattura e riferimento normativo.
Superbonus e Conto Termico: opportunità residue
Il Superbonus al 70% (65% dal 2025) è ancora accessibile per la sostituzione della caldaia, ma solo se abbinata ad altri interventi di riqualificazione energetica che migliorino di due classi l’efficienza dell’edificio. L’agevolazione è riservata ai condomini e ai proprietari di edifici da 2 a 4 unità.
Il Conto Termico, invece, incentiva la sostituzione di vecchie caldaie con modelli a biomassa, erogando un contributo in rate annuali o in un’unica soluzione per importi inferiori a 5.000 euro. La richiesta va inviata al GSE a lavori conclusi.
