Scopri le nuove direttive europee EPBD per la certificazione energetica degli edifici, che puntano alla neutralità climatica entro il 2050. Gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero entro il 2030, mentre quelli esistenti subiranno una progressiva riqualificazione per ridurre il consumo energetico. Scadenze e obiettivi per residenziali e non residenziali.
Nuovi standard energetici per gli edifici europei
La Direttiva Europea EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) stabilisce nuovi standard energetici per gli edifici in tutta l’Unione Europea, inclusa l’Italia. L’obiettivo principale è quello di migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio, con il fine ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Entro il 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero, mentre quelli esistenti dovranno essere riqualificati per migliorare le loro prestazioni energetiche.
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La situazione in Italia: urgenza di riqualificazione
In Italia, secondo un recente rapporto, il 55% degli edifici presenta ancora prestazioni energetiche insufficienti, con solo una piccola percentuale che rientra nelle classi più alte (A4-B). Questo sottolinea la necessità di una vasta riqualificazione del parco immobiliare, soprattutto in vista dei nuovi obiettivi europei. La Direttiva EPBD IV, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE l’8 maggio 2024, impone agli Stati membri di adottare queste misure entro il 29 maggio 2026.
Piani nazionali per la ristrutturazione e gli obiettivi futuri
Gli Stati membri devono sviluppare piani nazionali di ristrutturazione per trasformare edifici residenziali e non residenziali, pubblici e privati, in strutture a emissioni zero. Per gli edifici residenziali, si prevede una riduzione dell’uso di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 rispetto ai livelli del 2020. Per gli edifici non residenziali, il 16% degli edifici dovrà rispettare requisiti minimi entro il 2030, con un aumento al 26% entro il 2033.
Edifici a emissioni zero: il futuro delle nuove costruzioni
Dal 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero, con una scadenza anticipata al 2028 per gli edifici pubblici. La riduzione del consumo energetico proseguirà progressivamente fino al 2050, trasformando il patrimonio immobiliare esistente in un parco a emissioni zero, in linea con gli obiettivi climatici dell’UE.